Mi sono avvicinata al mondo dell’atletica guardando le Olimpiadi di Tokyo del 2021. Le imprese di Gianmarco Tamberi e Marcel Jacobs mi hanno affascinato a tal punto che l’atletica è diventata il mio sport, la mia vera passione.
Ho iniziato ad allenarmi con costanza ed impegno. Alle prime campestri l’emozione giocava brutti scherzi ma col tempo si impara a controllare l’agitazione e a gestire meglio le energie. La corsa di mezzofondo è diventata la mia specialità. Per riuscire al meglio ho sempre cercato di non saltare mai gli allenamenti e di spingermi più in là della fatica.
Purtroppo una cosa che avevo sottovalutato era quanto fosse importante avere una sana e corretta alimentazione. La nutrizione per i mezzofondisti deve essere studiata per fornire l'energia necessaria per l'allenamento e le gare altrimenti si rischia che il fisico va in tilt e questo è proprio quello che i medici avevano paura mi succedesse. Sono magra per costituzione e lo sono sempre stata fin da piccola ma allenamenti e gare intensivi senza un adeguato bilanciamento di carboidrati, proteine e grassi hanno stressato il mio fisico al punto tale che alla visita medico sportiva non ho ottenuto il certificato medico agonistico. Non potevo più allenarmi e scendere in pista. Ero disperata. Perché non potevo pensare di vivere senza l’atletica. Per fortuna c’è sempre una seconda possibilità. La dottoressa Mometto, nutrizionista della medicina dello sport, si è presa cura di me e nei mesi di stop forzato mi ha aiutato a vincere la gara più importante, quella con il cibo. Con l’aiuto di una dieta bilanciata ho corretto la mia alimentazione. Dopo tre mesi di controlli e pesate finalmente ce l’ho fatta i valori sono in salita e anche se sono sempre sotto osservazione finalmente ho riottenuto il certificato e ripreso gare e allenamenti.